Autoprodurre il detersivo per lavatrice significa scegliere di non utilizzare detergenti inquinanti per l’ambiente e potenzialmente irritanti o allergizzanti per le pelli più delicate (i dati sono sempre più preoccupanti). Significa anche ridurre la quantità dei rifiuti prodotti e riciclare i vecchi flaconi praticamente all’infinito.
Per farlo in casa dobbiamo seguire una serie di regole e ricette per avere prodotti efficaci, dato che il detersivo per il bucato svolge il suo compito in condizioni di temperatura, durezza dell’acqua e su macchie e tessuti estremamente diversi fra loro. Per questi motivi il semplice sapone che usavano le nostre nonne non è più sufficiente ma possiamo modificarlo con alcuni additivi naturali in modo da renderlo efficiente come i prodotti in vendita.
Video
Detersivo per lavatrice base
Ingredienti
- 300 gr di sapone di Marsiglia
- 150 gr di bicarbonato di sodio
- 150 gr di soda da bucato
- 25 gocce di olio essenziale di lavanda
- fustino o barattoli di vetro
Costo: 3 euro c.a. (600 g di prodotto concentrato)
Additivo contro calcare e durezza acqua
Ingredienti
- 200 g di acido citrico
- 800 g di acqua distillata
Additivo ammorbidente
Ingredienti
- 200 g di acido citrico
- 800 g di acqua demineralizzata
Additivo sbiancante
Ingredienti
- 1 cucchiaio acqua ossigenata 130 volumi
- 1/2 bicchiere d’acqua

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Magari fosse vero ke i vari saponi di marsiglià non sono inquinanti. Meglio accertarsene: se tra i componenti x esempio compare l’NTA, sostituto dei fosfati, cancerogeno ma permesso in Italia o più frequentemente l’EDTA, stabi lizzante molto inquinante per oasi, laghi e fiumi xké penetrano
Concordo! E’ difficile trovarne dei naturali, spesso è più facile nei mercatini o in alcuni negozi equo e solidali!
… Gli stabilizzanti come l’EDTA sono composti molto inquinanti perché penetrano negli strati più profondi dell’ acqua e sono di difficile eliminazione e frequentemente si trovano nei saponei di marsiglia, potente particolarmente esposti come ecologici nelle erboristerie. Grazie x lo spazio concessomi.
ma allora penetra anche nella pelle?
Cia Raffaella cosa intendi?
🙂