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Movimento per la Decrescita Felice

Il Movimento per la Decrescita Felice nasce nel 2007, quando Maurizio Pallante, esperto di riduzione dei consumi e di politiche energetiche, riunisce nell’abbazia di Maguzzano un grup­po di persone e realtà conosciute durante gli incontri organizzati in tutta Italia per la presentazione del suo libro “La decrescita felice”.

L’obiettivo era quello di fondare un Movimento che potesse mettere in rete le esperienze di persone, associazioni, comitati, per incamminarsi insieme verso la messa in pratica dei dettami della decrescita felice.

Da quell’incontro sono nati a macchia d’olio decine di Circoli Territoriali (a Roma nel 2009) in tutta Italia che lavorano localmente su base volontaria per diffondere le pratiche e le idee del Movimento, oltre che vari gruppi di lavoro tematici nazionali. Oggi MDF riceve sempre più consensi e presenzia a tutti i più rilevanti eventi e dibattiti sul tema dei rifiuti, delle energie, dei nuovi stili di vita, sulla tutela dell’ambiente.

Perché decrescita felice? Generalmente si crede che la crescita eco­nomica consista nell’aumento dei beni mate­riali e immateriali che un sistema economi­co e produttivo mette a disposizione di una popolazione nel corso di un anno. In realtà l’indicatore che si utilizza per misurarla, il PIL (prodotto interno lordo) si limita a calcolare il valore monetario delle merci, cioè dei prodotti e dei servizi scambiati con denaro.

Ma il concetto di bene e quello di merce non sono equivalenti. Non tutti i beni sono merci e non tutte le merci sono beni. Una merce è un oggetto o un servizio che può essere acquistato o scambiato con denaro. Un bene è ciò di cui un cittadino ha realmente bisogno, ma che non necessariamente deve essere acquistato o scambiato con denaro.

Mdf si propone dunque una diminuzione della produzione e del consumo di merci che non sono beni e l’aumento della produzione e del consumo dei beni che non sono merci. Inoltre, stimola il cittadino a sostituire il più possibile le merci con beni au­toprodotti o scambiati all’interno di relazioni non mercantili, allungando il più possibile la vita alle cose e adottando uno stile di vita che poggi sulle quattro R (riduzione, riuso, recupero, riciclaggio).

Mdf si pone, dunque, come paradigma alternativo a una crisi globale e di sistema legata a un’economia della crescita basata sul modello consumistico e di sfruttamento spasmodico delle risorse.

Questo nuovo approccio culturale basato sulla qualità e non più sulla quantità, vuole agire sul contesto sociale operando in particolare attorno a quattro filoni:

  • Stili di vita
  • Tecnologie
  • Politica
  • Cultura

Metaforicamente parlando, le prime tre aree rappresentano uno sgabello, costituito da tre robuste gambe – stili di vita, tecnologie e politica – che tengono in piedi il ripiano della cultura. Senza una rivoluzione culturale, infatti, che scardini il del nostro immaginario collettivo dai valori della crescita, le tre gambe non sarebbero che semplici pezzi di legna. Parallelamente se mancasse una di queste gambe, lo sgabello non starebbe in piedi.

Il movimento vuole essere un elemento stimolatore in grado di diffondere non solo un pensiero, ma soprattutto metterlo in pratica fornendo la possibilità a chi vi si riconosce di incontrarsi, di discuterne, di farlo cresce assieme.

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E’ possibile fare qualcosa?

Viviamo nell’epoca dell’usa e getta, del consumismo più sfrenato, della crescita e dell’accumulazione illimitata. Abbiamo sempre di più l’esigenza di un’inversione di tendenza rispetto a questo modello dominante. Ma nel piccolo, nel proprio vivere quotidiano è possibile fare qualcosa?

Sì!

Attraverso una serie di pratiche quotidiane, che trasmettano la cultura dell’autoproduzione e del riciclo, la riduzione degli sprechi energetici con l’utilizzo di tecnologie pulite e la riappropriazione di antichi saperi. Azioni che non portano su il Pil, ma che ci permettono aumentare la nostra “felicità interna lorda”.

L’obiettivo di questo blog è proprio quello di dare dei piccoli consigli per migliorare la nostra salute e di rispettare l’ambiente con un occhio al portafoglio e un gran divertimento, mettendo le mani in pasta e riscoprendo il sapere perso dalle nostre mani…

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Dalla pagina web del sito del Movimento per la Decrescita Felice

Documento politico

Propposta di confronto su un progetto per superare la crisi, creare un’occupazione utile e dare un futuro ai giovani

La crescita è la causa della crisi (potrebbe esserne la soluzione?) In un sistema economico fondato sulla crescita della produzione di merci la concorrenza costringe le aziende ad aumentare la produttività adottando tecnologie sempre più performanti, che consentono di produrre

Per saperne di più…

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