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La primavera è il periodo più adatto per effettuare il rinvaso delle piante, ovvero mettere le piantine in vasi più grandi in modo da far fiorire i fiori nel periodo intenso di primavera. Farlo nel modo giusto è un passo importante, altrimenti le piante verdi e fiorite potrebbero seccarsi o fiorire di meno.

di Lucia Cuffaro

Lucia Cuffaro

Che tipo di piante rinvasare?

Le piante vanno rinvasate in questi 3 casi:

  1. Se sono state comprate da più di 2-3 anni (per le piante a crescita lenta come la Sanseveria ogni 4-5 anni potrebbe essere sufficiente)
  2. Se la parte aerea (foglie e fiori) è molto grande rispetto al vaso e la pianta è in sofferenza
  3. Se il terriccio è poco produttivo, sembra sempre secco o se ci sono muffe.

Rinvaso delle piante

Occorrente

  • vaso
  • terriccio universale
  • argilla espansa
  • perlite
  • concime

Vediamo nello specifico tutti gli elementi necessari per rinvasare le nostre piante in modo da avere un balcone e un giardino colorato e fiorito.

Rinvaso delle piante - Vaso
Photo: depositphotos.com

Vaso: come sceglierlo

Il nuovo vaso deve essere leggermente più grande del precedente, una misura in più per fornire alla pianta lo spazio di cui ha bisogno (2-3 cm in più); ad esempio, se la pianta si trova in un vaso di 12 cm di diametro si deve rinvasare al massimo in un vaso di diametro 14 cm. Meglio non esagerare con le grandezze.

Il materiale del vaso sarebbe meglio fosse terracotta: i vasi in terracotta, infatti, trattengono di più l’acqua e quindi la pianta necessita di meno innaffiature. Permette anche una minore incidenza di malattie al colletto e alle radici. Può andare bene anche in plastica nelle stagioni meno calde o in zone non troppo assolate o in casa.

È importante scegliere sempre un vaso con fori di drenaggio sulla base per evitare ristagni d’acqua e garantire una buona areazione delle radici.

Rinvaso delle piante - Vasi in terracotta
Photo: depositphotos.com

Terriccio: come renderlo più areato con la Perlite

Iniziamo a orientarci nella scelta della giusta terra. La cosa più semplice è cercare dai rivenditori e dai vivai un sacco di terriccio universale per piante e fiori (hanno pacchi di varie misure, ad esempio da 25 litri o 50 litri). Quello dei supermercati è meno ricco di sostanze (per questo costa meno). Possiamo usare anche un terriccio che abbiamo già in casa se non è troppo vecchio. Va migliorato con del concime in caso.

Sia in un caso che nell’altro aggiungiamo la perlite, un materiale espanso che deriva da una roccia vulcanica molto leggera, di colore grigio e rosa, che è utile per rendere il terriccio più areato ed evitare i ristagni d’acqua. Essendo estremamente leggera, la perlite riduce il peso del substrato nelle piante in vaso, per facilitare gli spostamenti di grandi vasi. Se ne mette una quantità pari al 10-15% del volume e poi bisogna mescolare per bene, meglio usando le mani, per ottenere un materiale uniforme ed omogeneo. Ad esempio, 10-15 g di perlite in 500 g di terriccio.

Rinvaso delle piante - Perlite
Photo: depositphotos.com
Rinvaso delle piante - Perlite e terriccio
Photo: depositphotos.com

Argilla espansa per drenare

Importante è anche l’argilla espansa (si compra sempre dai vivai), utilissima per drenare bene l’acqua in eccesso e mantenere l’umidità. Per evitare di comprarla possiamo usare i gusci della frutta secca (noci, nocciole, mandorle, etc.), per averla così a costo zero.

Rinvasi delle piante - Gusci frutta secca
Photo: depositphotos.com

Rinvaso delle piante: Concime

Serve anche il nutrimento! La cosa migliore è rendere la terra nutrita con i giusti elementi. Tra tutti il migliore è l’humus di lombrico, economico e facile da reperire nei vivai, ottimo per la fertilità del terreno dando elementi nutritivi, ma anche di sostanza organica che migliora la struttura del suolo, rendendolo soffice e capace di trattenere l’acqua.

L’humus di lombrico è sostanza tanto miracolosa da essere chiamata negli Stati Uniti black magic. Una sostanza sicura per l’apparato radicale, per cui anche un eventuale eccesso non porta danno alle piante. Praticamente adatto anche ai pollici neri! Se ne aggiungono 2 cucchiai circa al terriccio per il rinvaso. In alternativa va bene anche del compost o del concime animale.

Rinvasi delle piante - Humus
Photo: depositphotos.com

Video

Video della rubrica Rai Chi fa da sé in diretta il sabato alle 10.20 su Rai1

Rinvaso delle piante in casa e in esterno per la primavera

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I passaggi del rinvaso delle piante con la tecnica della matrioska

Ora che abbiamo tutti gli elementi vediamo bene i passaggi da fare.
Il metodo migliore per fare un rinvaso, ovvero per mettere in vasi più grandi o in terra in giardino le piantine fiorite comprate dai vivai è quello della matrioska, le bamboline una dentro l’altra.

1 – Riempiamo il nuovo vaso per il 15-20 % del fondo con argilla espansa e/o i gusci di frutta secca.

Argilla espansa
Photo: depositphotos.com

2 – Tiriamo fuori delicatamente la pianta dal vaso tirandola dal ciuffo alto e tagliando le eventuali radici che fuoriescono dal vaso e non fanno uscire la pianta.

Rinvaso delle piante - Radici
Photo: depositphotos.com

3 – Immergiamo la piantina senza vaso in una ciotola con acqua per idratarla bene

4 – Prendiamo il terriccio mischiato con la perlite e il concime e lo mettiamo nel vaso più grande

5 – Poi facciamo un buco e ci infiliamo il vasetto vuoto di plastica (il vecchio della piantina). Andrà così a creare il giusto comparto come in una matrioska.

6 – Sfiliamo il vasetto e magia!! Avremo esattamente lo spazio per la nostra piantina come in una matrioska. Basterà allargare leggermente le radici e inserirla dentro nello spazio ricavato.

7 – Pressiamo bene il substrato in modo da mantenere la pianta ferma e al centro.

Rinvaso - Metodo matrioska

Rinvaso completato, adesso non resta altro che fare bene le prime innaffiature per goderci la nostra meravigliosa pianta da fiore o da giardino.

Come dare l’acqua dopo un rinvaso

Una volta eseguita l’operazione, dobbiamo dare acqua seguendo questi semplici consigli.

Una cosa importantissima è quella di innaffiare lateralmente, un espediente che permetterà anche di far fluire l’acqua in profondità, così da permettere alle radici di allungarsi per prenderla e quindi di crescere più forti. Per lo stesso motivo si mette dell’acqua anche nel sottovaso o nel copri vaso.
Se non abbiamo dei sottovasi possiamo usare dei piatti.

Innaffiatura
Photo: depositphotos.com

Quando innaffiare?

Conviene sempre annaffiare al mattino presto o la sera tardi: quando il clima è fresco e l’acqua evapora più lentamente. Mai bagnare le piante nelle ore centrali del giorno, perché lo shock termico per le radici sarebbe eccessivo e la forte evaporazione provocherebbe la perdita rapida dell’umidità.

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